27 maggio 2021
Centri per l'impiego in Sicilia, riparte il concorso per 1.024 posti
La prossima settimana la Regione dovrebbe pubblicare il bando che mette a concorso 1.024 posti di lavoro, concorso 1.024 posti di lavoro, tutti nei centri per l’impiego. Così riporta "Il Giornale di Sicilia". I posti sarebbero stati ridotti. Con le novità introdotte dal ministro Brunetta ad aprile 2021, ci sarà una preselezione che sarà fatta solo valutando i titoli di studio e professionali. Superata la preselezione per titoli, prevista per settembre, già ai primi dell’autunno la Regione vorrebbe fissare il vero e proprio concorso che si svolgerà in due prove
1 aprile 2021
Nuovo Decreto: al via i concorsi pubblici in piena sicurezza
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro della giustizia Marta Cartabia, del Ministro della salute Roberto Speranza, del Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, ha approvato un decreto-legge, nella giornata del 31 marzo 2021, che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici.
In merito a quest’ultimo argomento, dal 3 maggio 2021 i concorsi riprenderanno in presenza nel rispetto delle nuove linee guida del Comitato tecnico-scientifico.
Nello specifico le nuove misure saranno queste:
• Obbligo per i candidati, anche già vaccinati, di produrre, all’atto della prova in presenza, la certificazione di un test antigenico rapido o molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti;
• Durata massima della prova limitata a un’ora;
• Obbligo di indossare mascherine FFP2;
• Svolgimento delle prove in sedi decentrate a carattere regionale, minimizzando gli spostamenti;
• Percorsi dedicati di entrata e di uscita;
• Adeguate volumetrie di ricambio d’aria per ogni candidato.
Le nuove linee guida dettate dal Comitato tecnico scientifico prevedono che all’interno della sede concorsuale ogni candidato avrà a disposizione 4,5 metri quadri e tra ognuno dovrà esserci una distanza di 2,25 metri. Sono stati rimossi alcuni vincoli, a partire da quello dei 30 partecipanti a sessione per lo svolgimento delle prove in presenza, che rendevano impossibile lo svolgimento dei concorsi a molte amministrazioni.
LO SBLOCCO DEI CONCORSI
Insieme al Protocollo che sarà pubblicato sul sito del Dipartimento della Funzione pubblica, il pacchetto normativo contenuto nel “decreto Covid” prevede ulteriori misure di semplificazione per sbloccare i concorsi pubblici sospesi in tutta la Pa (si tratta, secondo stime della Funzione pubblica, di circa 110mila posti):
1) per i concorsi già banditi per cui non sia stata svolta alcuna prova le amministrazioni prevedono l’utilizzo degli strumenti informatici e digitali; le amministrazioni possono prevedere una fase di valutazione dei titoli e anche delle esperienze professionali per l’ammissione alle successive fasi. Nei concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale le amministrazioni possono prevedere una sola prova scritta e una eventuale prova orale;
2) per i concorsi che saranno banditi durante lo stato di emergenza le amministrazioni potranno prevedere una sola prova scritta e una eventuale prova orale;
3) sono esclusi da queste procedure semplificate i concorsi per il personale in regime di diritto pubblico, tra cui magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato, professori universitari, appartenenti al comparto sicurezza e difesa, personale della carriera diplomatica e prefettizia.
Tra le procedure che verranno sbloccate ci sono quelli della Banca d’Italia (105 posti da assistente), della Corte dei Conti (52 posti per personale amministrativo), del ministero dei Beni culturali (1.052 posti per vigilanti), dell’Inps (due concorsi da 180 posti), del ministero dell’Economia (550 posti nelle Ragionerie territoriali), dell’Agenzia delle Entrate (3.082 posti da funzionario) e del ministero delle Politiche agricole (5 concorsi per complessivi 140 posti).
LE FUTURE REGOLE PER I CONCORSI
Il decreto dispone che le amministrazioni prevedano nei bandi che usciranno post-emergenza covid procedure concorsuali semplificate, ricorrendo agli strumenti digitali per lo svolgimento delle prove, secondo le seguenti modalità:
a. una sola prova scritta e una prova orale nei soli concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale;
b. utilizzo di strumenti informatici e digitali per le prove scritte e per le prove orali;
c. una fase di valutazione dei titoli e, facoltativamente, dell’esperienza professionale per l’ammissione alle successive fasi concorsuali, fermo restando che il punteggio dei titoli concorrerà alla formazione del punteggio finale.
In aggiunta, le Pa avranno la possibilità di adottare ulteriori modalità in alternativa a quelle più complesse già disposte dalle attuali norme di legge: l’utilizzo di sedi decentrate in ragione del numero di partecipanti e, se necessario, la non contestualità delle prove, assicurando comunque la trasparenza, l’omogeneità e lo stesso grado di selettività tra tutti i concorrenti.
L'ASSISTENZA AD AMMINISTRAZIONI
Per le amministrazioni pubbliche che vogliono realizzare i concorsi secondo le nuove modalità semplificate, viene istituito al Formez un presidio informativo dedicato.
25 marzo 2021
Conferenza stampa Ministri Brunetta Carfagna: col prossimo decreto sbloccati tutti i concorsi
Nella giornata di oggi 25 marzo 2021 si è tenuta una conferenza stampa dei ministri Brunetta e Carfagna sul tema “Ricominciamo dal sud, nuovi concorsi per la p.a.”
È stata annunciata l’uscita dei prossimi bandi di concorso per 2800 nuove assunzioni per il Sud. La selezione sarà per titoli e unica prova scritta e dovranno concludersi entro tre mesi. Le figure richieste saranno "high skills", ossia di alto livello. I bandi usciranno tra il 1 e il 2 aprile 2021.
I ministri hanno anche annunciato lo sblocco del concorsone della Regione Campania. Ma non è tutto. Il ministro Brunetta ha preannunciato che nel prossimo decreto covid previsto per la settimana prossima sbloccherà tutte le procedure concorsuali ferme a causa della pandemia. In particolare, cercherà di superare, confrontandosi con il CTS, tutte le misure di sicurezza previste finora attraverso la previsione di sedi decentrate, diminuzione del tempo d'esame per ogni sessione, piattaforme digitali ad hoc.
Il Ministro ha anche annunciato che nei prossimi anni le prove d’ esame verranno giudicate da una intelligenza artificiale.
23 marzo 2021
Recovery plan: previste 22.000 nuove assunzioni
La parte del Recovery riservata alla giustizia prende corpo sulla base di un budget da poco più di tre miliardi di euro. Di questi, 2,3 miliardi saranno impegnati per assumere con contratti triennali ventiduemila nuovi dipendenti nel sistema giudiziario dal gennaio prossimo. Almeno 16.500 addetti, laureati in Legge o Economia, devono dare forma al nuovo istituto dell’Ufficio del processo: di fatto assistenti e collaboratori di giudici e magistrati, sul modello dei clerk anglosassoni, con compiti di ricerca e stesura delle bozze dei provvedimenti. Sono poi previsti 1.660 nuovi posti con funzioni tecniche e amministrative per laureati sulla base di contratti triennali, 750 per diplomati specializzati e tremila per non specializzati.
Servono anche perché il Ministro della Giustizia Cartabia punta a investire 350 milioni del Recovery nella digitalizzazione degli archivi dei casi pendenti, nella sicurezza per il lavoro da casa e di una banca dati su cui lavorare con sistemi di intelligenza artificiale. Per accelerare i tempi della giustizia civile e smaltire i milioni di casi pendenti, la ministra vuole anche rafforzare il ricorso alla mediazione e l’imitazione delle pratiche più efficaci di altri tribunali. Inoltre per chi si candida a incarichi direttivi è previsto l’obbligo di una formazione gestionale, mentre 426 milioni del Recovery vanno all’edilizia giudiziaria.
18 marzo 2021
Recovery plan, Brunetta e Carfagna: 2.800 assunzioni al Sud
Pronte a partire le assunzioni al Sud «in tempi rapidi» (max 3 mesi) annunciate dal ministro Renato Brunetta nella Pubblica amministrazione. «La procedura per assumere 2.800 soggetti partirà il 25 marzo, ha annunciato Brunetta con la collega Mara Carfagna (QUI la pagina ufficiale) ministra per il Sud e la Coesione territoriale, dopo che la Conferenza unificata avrà fornito il suo assenso. Tra il bando e la graduatoria finale i tempi saranno al massimo di tre mesi: quindi già a luglio le amministrazioni del Sud Italia avranno a disposizione competenze e nuove capacità per portare avanti al meglio il lavoro sul Recovery plan». I ministri hanno specificato che « tutti i dettagli saranno resi noti il 25 marzo in una conferenza stampa».
L’ingresso di giovani nella Pubblica amministrazione per far fronte agli impegni del Recovery plan era già stato annunciato nei giorni scorsi da Brunetta. Che aveva sottolineato come le assunzioni saranno fatte «con regole nuove, non con i vecchi concorsi, ma con selezioni da realizzare in due-tre mesi prendendo i migliori, quelli che hanno più esperienza e i giovani che vengono dalle università». L’obiettivo è di 3-5 mila assunzioni all’anno «da immettere nei progetti che devono cambiare l’Italia». Non si conoscono con esattezza le figure richieste ma sappiamo che probabilmente si tratterà di figure tecniche (ingegneri, architetti, geologi, chimici, statistici, ecc.) necessari ad un rinnovamento della P.A.
19 gennaio 2021
Legge di bilancio 2021: migliaia di assunzioni in arrivo
La Legge di Bilancio 2021 ha approvato un piano per MIGLIAIA di nuove assunzioni. Ci troviamo di fronte ad un grande piano di investimento che vuole puntare sul rinnovamento del capitale umano e sulla modernizzazione del Paese e delle sue strutture più strategiche.
Il Ministero della Giustizia, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed infine le Regioni del Sud sono pronte ad impiegare tanti nuovi dipendenti, in quello che potremmo definire il piano Marshall delle assunzioni pubbliche.
Ministero della Giustizia
Per garantire la piena funzionalità degli uffici giudiziari e far fronte alle gravi scoperture di organico, il Ministero della giustizia è stato autorizzato a nuove pro-cedure concorsuali pubbliche e ad assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato, dal 1° gennaio 2023, un contingente di 3.000 unità di personale amministrativo non dirigenziale, così ripartito:
1.500 unità di Area II, posizione economica F1
1.200 unità di Area II, posizione economica F2
300 unità di Area III, posizione economica F1,
tutti da inquadrare nell’amministrazione giudiziaria.
Ma per far fronte anche alle rilevanti scoperture di organico all’interno degli Istituti Penitenziari, il Ministero della giustizia, per le esigenze del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, è stato autorizzato, per l’anno 2021, ad assumere con contratti di lavoro a tempo indeterminato un contingente di 200 unità di personale del comparto funzioni centrali, di cui 70 unità da inquadrare nell’Area III, posizione economica F1 10 unità nell’Area II, posizione economica F3 e 120 unità nell’Area II, posizione economica F2.
Anche il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, è autorizzato, per l’anno 2021, a bandire procedure concorsuali pubbliche e, conseguentemente, ad assumere con contratti di lavoro a tempo indeterminato, un contingente di 80 unità di personale del comparto funzioni centrali, di cui 35 unità da inquadrare nell’Area III, posizione economica F1, e 45 unità nell’Area II, posizione economica F2.
Ma altri Ministeri si aggiungono tra le liste di quelli che rinnoveranno il proprio comparto di dipendenti.
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è stato autorizzato a bandire diversi concorsi e ad assumere, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, un contingente di 140 unità di personale, di cui 58 unità da inquadrare nell’Area III, posizione economica F1, e 28 unità nell’Area II, posizione economica F2, da assumere nell’anno 2021 e 30 unità da inquadrare nell’Area III, posizione economica F1, 21 unità nell’Area II, posizione economica F2, e 3 unità di personale dirigenziale di seconda fascia da assumere nell’anno 2022.
Ma non solo: potranno essere avviate anche altre procedure concorsuali per il reclutamento di professionalità con competenze in materia di: a) digitalizzazione; b) razionalizzazione e semplificazione dei processi e dei procedimenti amministrativi; c) qualità dei servizi pubblici; d) gestione dei fondi strutturali e della capacità di investimento; e) contrattualistica pubblica; f) controllo di gestione e attività ispettiva; g) tecnica di redazione degli atti normativi e analisi e verifica di impatto della regolamentazione; h) monitoraggio degli andamenti di finanza pubblica e di bilancio.
Corpo Nazionale Vigili del Fuoco
Per incrementare i servizi di soccorso pubblico, di prevenzione degli incendi e di lotta attiva agli incendi boschivi, è autorizzata anche l’assunzione straordinaria di un contingente di 750 unità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nel ruolo iniziale di vigile del fuoco, suddivisi negli anni 2021.
Ministero dell’Interno
Sempre per favorire il ricambio generazionale e per far fronte alle accresciute attività nei diversi settori, il Ministero dell’Interno è stato anch’esso autorizzato a bandire nuovi concorsi pubblici e, conseguentemente, ad assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato, non prima del 1° dicembre 2021, un contingente di 250 unità di personale di livello non dirigenziale dell’amministrazione civile dell’interno da inquadrare nell’Area II, posizione economica F2.
Ministero della salute
Per far fronte ai pesanti compiti di profilassi internazionale, il Ministero della salute, è autorizzato, per l’anno 2021, ad assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato, sia mediante l’utilizzo delle graduatorie concorsuali in vigore ma anche con concorsi pubblici per esami, 45 dirigenti di livello non generale, di cui 11 medici, 4 veterinari e 10 psicologi, da imputare all’aliquota dei dirigenti sanitari, 2 dirigenti con profilo economico sanitario, 10 dirigenti con profilo giuridico sanitario, 1 dirigente ingegnere biomedico, 1 dirigente informatico, 2 dirigenti ingegneri gestionali, 2 dirigenti ingegneri industriali e 2 dirigenti ingegneri ambientali.
Ma soprattutto potrà assumere 135 unità di personale non dirigenziale con professionalità anche tecniche, appartenenti all’Area III, posizione economica F1, del comparto funzioni centrali.
Ministero dell’economia e delle finanze
Al fine di incrementare il livello di efficienza degli uffici tributari, il Ministero dell’economia e delle finanze è autorizzato, per l’anno 2021, a bandire procedure concorsuali, ad assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato, un contingente complessivo di personale non dirigenziale pari a 550 unità, di cui 350 unità da inquadrare nell’Area III, posizione economica F1, e 100 unità nell’Area II, posizione economica F2, da destinare alle ragionerie territoriali dello Stato e 100 unità di Area III, posizione economica F1, di cui 60 da destinare alle commissioni tributarie e 40 da destinare al Dipartimento dell’amministrazione generale del personale e dei servizi, sempre con concorsi pubblici.
A questi si aggiungono 20 unità da inquadrare nell’Area III, posizione economica F1.
Regioni del Sud
Le grandi novità non sono finite:
A decorrere dal 1° gennaio 2021, le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Cam-pania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia potranno assumere, con contratto di lavoro a tempo determinato non superiore a trentasei mesi, 2.800 unità di per-sonale non dirigenziale
Il reclutamento del personale verrà effettuato sempre mediante concorsi pubblici, per titoli ed esami.
Infine, ulteriore buona notizia, la Legge di Bilancio ha previsto che le amministrazioni pubbliche possano avviare concorsi pubblici per l’assunzione di personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato per stabilizzare chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato e che ha maturato ventiquattro mesi di servizio alle dipendenze dell’amministrazione che emana il bando.
13 dicembre 2019
Il Ministro: "In arrivo fino a 500mila nuovi posti negli enti pubblici"
Dal 15 novembre 2019 il turnover del personale degli enti statali è tornato al 100%. La misura riguarda ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici, che potranno così – come molti altri enti pubblici stanno facendo - rimpiazzare le uscite di personale con nuove risorse in organico.
Una “novità” questa che porterà nel solo 2020 a qualcosa come 150mila nuove assunzioni, secondo le stime del Ministero della Funzione Pubblica presieduto da Fabiana Dadone. A queste si andranno ad aggiungere gli ingressi extra già previsti e finanziati da precedenti manovre, per un ammontare totale di 450-500 mila entrate nell’arco di tre anni.
Un discorso a parte meritano le Regioni, che potranno addirittura superare il turnover del 100% se dimostreranno di avere i bilanci in ordine. Le nuove assunzioni di personale non saranno quindi agganciate ai pensionamenti ma alle capacità di spesa.
RASSEGNA STAMPA
Il Gazzettino - Pubblico impiego, 150.000 assunzioni per il turn over nei prossimi 12 mesi
Il Mattino di Napoli - Statali, 150mila assunzioni nella Pubblica Amministrazione nel 2020
Il Fatto quotidiano - Pubblica amministrazione, da venerdì via i limiti alle assunzioni... 150mila ingressi l’anno
La Repubblica - Pa, torna il turnover al 100%. In arrivo 150 mila assunzioni all'anno
Il Messaggero - Pubblica amministrazione, sblocco del turn over degli statali: da venerdì via a 150 mila assunzioni
Intervista al direttore di Istituto Cappellari
Migliaia di posti negli uffici pubblici
L’Istituto Cappellari scende in campo
“Metodi all’avanguardia per i concorsi”
www.istitutocappellari.it/concorsi/intervista-9-9-2019.pdf
28 ottobre 2018
Enti pubblici: 140mila assunzioni nel 2019
Prosegue a tappe forzate l’iter del disegno di legge “Concretezza” di cui è promotrice il ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno. Come avevamo anticipato alla fine di agosto (vedi sotto), si attendeva la ripresa dei lavori parlamentari per approvare velocemente la manovra che avrà l’obiettivo di contrastare l’emorragia di dipendenti pubblici giunti alla pensione e di svecchiare in genere gli organici della PA.
Lo scorso giovedì 25 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge Bongiorno, aprendo così la strada a novità di enorme rilievo nel campo del lavoro pubblico. Innanzitutto la possibilità per tutte le pubbliche amministrazioni (e non solo per gli enti locali) di allargare il turn over al 100%, sostituendo tutte le unità di personale in uscita con altrettanti nuovi assunti. Via anche a pacchetti di assunzioni extra, che riguarderanno soprattutto Polizia, forze di sicurezza, Vigili del Fuoco e i ministeri dell’Interno, della Giustizia e dell’Ambiente: oltre ai nuovi ingressi già autorizzati, ne sono previsti oltre 7mila nel quinquennio 2019 – 2023, di cui 2mila entro la fine del 2019, mentre per i ministeri i nuovi assunti potranno essere ben 11mila.
Il tutto mentre la riforma previdenziale sta mettendo a punto il sistema della “quota 100” (età + contributi versati = 100) che aumenterà le uscite e renderà necessarie nuove assunzioni.
Insomma, si stima che entro il 2019 i nuovi dipendenti pubblici saranno 140mila: la parte del leone la farà la scuola (che da sola assorbirà 55mila persone, in sostituzione di docenti “pensionandi”); a seguire, a pari merito, Regioni ed autonomie locali e Sanità con 30mila nuovi ingressi. I Ministeri assumeranno invece 11mila persone, seguiti da Università (4mila) e agenzie fiscali (3.500).
RASSEGNA STAMPA
Leggi l’articolo de “Il Sole-24 Ore” del 28 ottobre 2018
21 agosto 2018
450mila assunzioni: il 2019 sarà l’anno dei concorsi
Il 21 agosto 2018 il Ministro della Pubblica Amministrazione ha fatto dichiarazioni forti che aprono uno scenario positivissimo per tutti coloro che si stanno affacciando ai concorsi pubblici. La previsione di “450.000 assunzioni da parte degli enti pubblici” è stata infatti ripresa da tutti giornali e le televisioni (si veda la rassegna stampa sottostante).
“Svecchiare” la pubblica amministrazione (dove l’età media dei dipendenti è di 52 anni) e arruolare nuove professionalità, capaci di affrontare nuove sfide, prima tra tutte quella della trasformazione digitale. E’ l’obiettivo del disegno di legge “Concretezza” di cui è promotrice il ministro della PA Giulia Bongiorno e che sarà al centro del dibattito politico dopo la pausa estiva.
Il ddl prevede uno sblocco totale del turn-over per i dipendenti pubblici e l’anticipazione al 2019 di tutte le assunzioni previste per il triennio 2019-2021, qualcosa come 450mila nuove unità.
Dall’autunno potrebbe partire quindi una grande stagione di concorsi pubblici a tutti i livelli, anche se è molto probabile che una quota di future assunzioni verrà realizzata scorrendo le graduatorie degli idonei di precedenti selezioni pubbliche.
Con lo sblocco del turn-over, insomma, qualsiasi articolazione della pubblica amministrazione potrà assumere 100 nuovi dipendenti a fronte di 100 che vanno in pensione senza nessuna delle limitazioni che invece sono in vigore oggi.
Entro il 31 agosto 2018 tutti i ministri presenteranno i propri fabbisogni di personale, che costituiranno la base per quantificare le prossime assunzioni; il ministro Bongiorno ha anticipato che dal Ministero dell’Interno si sollecita l’inserimento di 1.500 nuovi vigili del Fuoco e da quello dei Trasporti di nuovi ingegneri.
Le dichiarazioni del ministro Bongiorno sono in linea con i chiari segnali di “Una nuova stagione concorsistica”che Istituto Cappellari ha raccolto e segnalato ai propri allievi e a tutti i concorsisti da oltre 1 anno (si vedano in proposito gli articoli del 2017 sottostanti). Continueremo ad informarvi di tutti gli sviluppi; iscrivetevi alla nostra newsletter per non perdere tutti i prossimi aggiornamenti.
RASSEGNA STAMPA
Corriere della Sera - 22/08/2018
Bongiorno: «Assumeremo 450 mila nuovi impiegati statali entro il 2019. Ecco il mio piano per il turn over»
Italia Oggi - 21/08/2018
Un’infornata di 450 mila dipendenti pubblici
Il Messaggero - 21/08/2018
Statali, sblocco del turnover: 450.000 assunzioni nel 2019
Quotidiano.net - 26/08/2018
Bongiorno: "Dirigenti pubblici, basta premi a tutti. E guerra totale contro i furbetti"
11 luglio 2018
Ministero Beni Culturali: in arrivo 6.000 assunzioni
Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Alberto Bonisoli, nel corso di un question time svoltosi alla Camera lo scorso 11 luglio. “Il lavoro nel mondo della cultura – ha affermato il Ministro - è per me una questione di primaria importanza. Si ritiene necessario pertanto prevedere un piano straordinario di assunzioni pari a 6.000 unità, in particolare nel profilo amministrativo”.
“Da un primo esame dei dati fornitimi – ha proseguito Bonisoli - risulta una carenza attuale, rispetto alla dotazione organica prevista dal DPCM di organizzazione del ministero 171 del 2014 e al netto della Direzione generale Turismo, di circa 3.000 unità” ha evidenziato il Ministro nel rilevare l’esigenza assunzionale, aggiungendo che “il dato stimato delle cessazioni è pari a circa 1.000 unità di personale per ciascun anno nel triennio 2018-2020”.
Il Ministro ha reso noto inoltre che “stiamo valutando la fattibilità di un intervento normativo finalizzato all’assunzione di ulteriori 163 unità risultate idonee” al concorso di 500 funzionari tecnici, già esteso fino al raggiungimento di 1.000 unità, esaurendo così completamente la graduatoria degli idonei.
Il Ministro ha ricordato poi che il MiBAC è già stato autorizzato a bandire un concorso per l’assunzione di 16 funzionari amministrativi attraverso lo scorrimento della graduatoria del concorso “120 Ripam/Coesione”, di 500 unità di personale di seconda area, di 5 dirigenti architetti e 4 dirigenti archeologi.
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14 settembre 2017
500mila uscite dalla P.A. nei prossimi 4 anni: migliaia di assunzioni in vista
Gli organici della pubblica amministrazione sono anziani: oltre un milione e 600 mila dipendenti pubblici (oltre la metà di quelli in attività) hanno già superato i 50 anni, mentre gli under 30 ammontano ad appena il 2,7%.
Secondo i dati diffusi a metà settembre 2017 dalla Funzione Pubblica, i dipendenti della P.A. che andranno in pensione nei prossimi 4 anni saranno 500mila, e addirittura 1 milione (e oltre) nell’arco del decennio a venire. A fronte di queste uscite si prevede una stagione ricca di concorsi per chi aspira ad un lavoro pubblico: i nuovi ingressi saranno 80mila nel solo 2018, escludendo le assunzioni nella scuola.
Per svecchiare gli organici il Governo starebbe puntando – secondo quanto affermato dal sottosegretario al Ministero della Semplificazione e Pubblica Amministrazione Angelo Rughetti – ad un piano che preveda l’ingresso di giovani negli enti pubblici, anche se restano da definire punti importanti come il sistema di reclutamento; al vaglio di Palazzo Chigi c’è l’ipotesi del “concorso unico” che però non è ancora niente più di un’ipotesi sulla carta.
I nuovi piani assunzionali potrebbero essere elaborati non più a partire dal principio del “turn over” come oggi avviene (calcolando quindi il numero dei nuovi ingressi a partire dal numero delle uscite) bensì dalla valutazione dei fabbisogni da parte degli stessi enti. Il Governo inoltre dovrà individuare – in sede di Conferenza Stato – Regioni per quanto riguarda gli enti locali – le competenze-chiave più carenti e più urgenti all’interno della pubblica amministrazione, in primis quelle legate alla digitalizzazione dei processi e alla redazione e gestione dei progetti.
11 aprile 2017
In arrivo 8.000 assunzioni nei Comuni
E’ stato approvato l’11 aprile 2017 il Decreto Enti Locali con il quale il Governo ha disposto l’innalzamento del tetto di assunzioni di personale consentite sul totale dei dipendenti andati in pensione. Tetto che per anni è stato agganciato alla quota del 25% o annullato del tutto nel biennio 2015-2016 (per assorbire il personale in esubero di Province e Città metropolitane) e che il decreto di aprile ha innalzato al 75% per i Comuni con oltre 10mila abitanti.
Ottime notizie dunque per chi vuole entrare nella pubblica amministrazione: gli enti locali – non più tenuti al rispetto di strettissimi vincoli assunzionali – possono avviare dunque nuove selezioni di personale da inserire a tempo indeterminato: secondo le stime questo porterà ad almeno 8mila nuovi posti di lavoro negli enti locali più grandi.
La situazione resta invariata invece per i Comuni sotto i 10mila abitanti e sopra i 1.000 (quando rispettano i vincoli di finanza pubblica), che possono continuare a sostituire tre dipendenti usciti ogni quattro, e per i Comuni più piccoli (sotto i 1.000 abitanti) per cui il turnover è del 100%.
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RASSEGNA STAMPA
QN Quotidiano Nazionale - 25/09/2017
Maxi esodo degli statali. Scuola, sanità e polizia, più spazio ai giovani
Il Sole 24 Ore – 16/09/2017
Pa, «in 500mila pronti per la pensione». Verso un maxi-concorso per assumere giovani
La Stampa – 17/09/2017
Statali, 500 mila in pensione in 4 anni ma mancano le regole per i concorsi
Il Fatto Quotidiano – 16/09/2017
Dipendenti pubblici, governo studia maxi concorso da 500mila posti: “Sostituiamo chi va in pensione con i giovani”
Il Messaggero Economia
Statali, 500 mila in pensione: maxi-concorso per i giovani
ADNKronos – 17/09/2017
Statali, spunta l'ipotesi concorsone
Giornale di Sicilia – 16/09/2017
Pubblico, in 500mila verso la pensione e Governo studia maxi-concorso per giovani