corso di preparazione al concorso ANPAL
3.000 Navigator
Come si è arrivati al bando
Dal 6 marzo 2019 è possibile richiedere il Reddito di Cittadinanza, l’assegno mensile che spetta a chi non ha un lavoro ed è iscritto ai centri per l’impiego. E dagli inizi di marzo è tornata di stretta attualità la questione “Navigator”, ovvero l’arruolamento dei collaboratori che in tutta Italia dovranno accompagnare i percettori del reddito verso la ricerca di un nuovo lavoro.
Mentre si attende la pubblicazione del bando di selezione, iniziano a filtrare molti importanti dettagli di uno dei concorsi piĂą attesi del momento.
Le ultime novitĂ
Dall’incontro tenutosi lunedì 11 marzo 2019 tra il vicepremier e Ministro del Lavoro Antonio Di Maio e i rappresentanti delle Regioni sono uscite importanti novità che riguardano la questione “Navigator”.
Governo e Regioni infatti hanno trovato un accordo che di fatto sblocca il negoziato; in particolare l’intesa si concentra sul numero di Navigator (3.000, la metà rispetto alle dichiarazioni inziali), sul loro ruolo (di supporto tecnico ai centri per l’impiego) sui margini di autonomia lasciati alle Regioni in merito all’utilizzo di queste nuove figure.
Manca solo il bando per la selezione dei navigator: per la sua pubblicazione è necessario l’ok delle Regioni, che sono gli enti cui spetta la competenza sulle politiche per il lavoro tramite la gestione dei centri per l’impiego.
Ma chi saranno i navigator?
Sono figure nuove, strettamente legate all’introduzione del Reddito di Cittadinanza.
Nella pratica saranno collaboratori a tempo determinato (probabilmente due anni) che si affiancheranno al personale dei centri per l’Impiego per fornire agli utenti del servizio un’assistenza tecnica che consisterà nel collegare le offerte di lavoro disponibili sul territorio con i percettori del reddito di cittadinanza.
Da chi saranno assunti?
I 3.000 nuovi navigator saranno assunti da Anpal, Agenzia Nazionale per le Politiche Attive per il Lavoro, con un contratto di collaborazione.
Pare che il reddito si attesterà sui 30mila euro lordi l’anno.
Ci sarĂ un concorso? E chi potrĂ partecipare?
Sì, è prevista una selezione pubblica aperta a 60mila candidati laureati. Circa le lauree ammesse non ci sono ancora certezze definitive, ma si può dare per scontato che saranno ammessi coloro che posseggono una laurea magistrale in Giurisprudenza, Economia, Scienze politiche, Statistica e Scienze della formazione. A questi titoli probabilmente se ne aggiungeranno altri nelle famiglie delle lauree umanistiche (per esempio Filosofia).
A limitare l’accesso al concorso sarà lo sbarramento del voto di laurea; ma sarà il bando ufficiale a precisare questi particolari.
Cosa prevede il concorso?
Sarà il bando a dire l’ultima parola (quella ufficiale) sulle modalità di svolgimento del concorso. Ma importanti informazioni vengono dal capitolato tecnico inserito nella procedura negoziata per l’affidamento del servizio di selezione, avviata il 6 marzo scorso da ANPAL Servizi.
I candidati verranno selezionati sulla base di almeno una prova scritta, che si svolgerĂ a Roma in massimo 6 giornate e in piĂą sessioni giornaliere (con correzione dei quiz al termine delle singole sessioni).
La prova consisterĂ in un test con quiz a risposta multipla di max 100 quesiti. E' probabile che chi passa la prova scritta debba sostenere anche un colloquio.
Cosa bisogna studiare?
Le materie su cui verterĂ la prova sono:
- cultura generale
- test psicoattitudinali e logica
- informatica
- modelli e strumenti di intervento di politica del lavoro
- il reddito di cittadinanza
- la disciplina dei contratti di lavoro
- il sistema di istruzione e formazione
- la regolamentazione del mercato del lavoro
- economia aziendale
Date Utili
-
Sito aggiornato 25/6/2019Ultimo aggiornamento di questo sito
-
Scadenza 8/5/2019Termine invio domande