13 Gennaio 2020
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Conciliazione vita-lavoro, ultima sentenza del 2019

Conciliazione vita-lavoro, ultima sentenza del 2019
Ho deciso di dedicare spazio al tema della “Conciliazione vita-lavoro” perché è un diritto che il datore di lavoro, oltre agli Enti preposti, ha il dovere di garantire per se stesso e per i propri dipendenti. In Italia per la prima volta, un giudice del Tribunale del lavoro di Firenze, ha riconosciuto attraverso la sentenza dello scorso ottobre 2019 questo diritto, a favore di un gruppo di dipendenti del settore pubblico, un segnale più che positivo, lo definirei storico! Trovate a questo link le informazioni divulgate da La Repubblica: https://firenze.repubblica.it/cronaca/2019/10/24/news/la_sentenza_del_tribunale_di_firenze_conciliare_vita_familiare_e_lavoro_e_un_diritto_-239397066/

La conciliazione vita-lavoro viene vista da questa sentenza come un vero e proprio diritto soggettivo, la recente direttiva europea lo definisce come un obbligo imponendo a tutti gli Stati membri di adeguarsi a tale Direttiva entro il 2020. Non sarà più possibile temporeggiare, ormai si parla di “bisogno sociale” dell’individuo e della collettività, le nuove generazioni si stanno lasciando alle spalle il concetto totalizzante di lavoro (stakanovista), per costruire ed arricchire un nuovo modo di vivere il lavoro, che permetta di coltivare passioni, sentimenti e tempo libero. Un cambiamento epocale visti i ritmi del secolo scorso, che rispondono a un ideale di benessere olistico. Maria Grazia Maestrelli (Consigliera di parità Regione Toscana) afferma: “È prioritario che chi ha il compito e l’obiettivo di adoperarsi per l’affermazione dei principi di parità, pari opportunità e non discriminazione in ambito lavorativo, sia per primo in grado di conoscere e riconoscere quali sono e devono essere le buone prassi organizzative da mettere in atto affinché le garanzie richieste dalla Legge trovino riscontro efficace nelle condizioni di lavoro”. Come darle torto! È necessario essere lavoratori/lavoratrici informati/e, il sapere è lo strumento più adatto per tutelarsi e capire cosa succede non solo a se stessi ma anche all’ambiente di lavoro che ci circonda. Non fermatevi al solo sapere tecnico oppure al vostro stato di benessere lavorativo, siate curiosi/e di ciò che succede fuori dal vostro ambiente, solo così il vostro sapere potrà esservi di supporto e potrete tutelarlo.

OLGA SOLMI – Psicologa del lavoro

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