28 Novembre 2019
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Competenze trasversali: queste sconosciute!

Nell’ultima parte del curriculum vitae compare una voce che di solito viene riempita dalla maggior parte dei candidati, con un elenco di capacità ritenute poco importanti. Durante le consulenze individuali mi capita spesso di sentire qualcuno che afferma: “Le ho copiate dal CV di mio cugino/di un mio amico, tanto non le leggono mai!”.
Povere “Competenze trasversali”!
Sono fondamentali per qualsiasi candidato, oltre ad essere la chiave di lettura delle proprie esperienze professionali e scolastiche. Sono tutte quelle caratteristiche non tecniche (ovvero non strettamente legate ad una professione) che possono essere applicate a diverse attività lavorative e a contesti organizzativi differenti. Si distinguono in:
1. “Competenze Organizzative”, volte ad indicare ad esempio la capacità di organizzare il proprio e l’altrui tempo, pianificare il proprio lavoro sia individualmente che in un contesto allargato, senza dimenticare l’attenzione e la cura dei dettagli (meticolosità) e la capacità di analisi. Anche i trasferimenti che hanno segnato la vostra vita possono essere una prova delle vostre capacità organizzative (e di adattamento);
2. “Competenze Sociali”, riferite al proprio comportamento in un contesto di relazione (team working) ad esempio in un gruppo di colleghi, compresa la capacità di relazionarsi con i propri superiori/referenti, oppure l’abilità di gestione di un team più o meno ampio, fino all’affidabilità e alla capacità di accettare una delega (responsabilità/rappresentanza). Se avete esperienze in contesti culturali diversi questa è la sezione del CV più adeguata dove dare risalto a questa capacità, dimostrando abilità di adattamento all’ambiente che ospita persone con diverse appartenenze.
Non dimenticatevi altre competenze che possono fare la differenza nella vostra candidatura, pensate alla vostra esperienza di vita e portate delle esperienze in cui avete risolto una situazione problematica (problem solving), avete preso l’iniziativa per creare un progetto, una collaborazione, un nuovo servizio. Poco importa se questo non è stato brevettato o riconosciuto come eccellenza mondiale, importa la vostra esperienza e cosa avete messo in gioco di vostro in quel preciso momento, quanto siete stati creativi, soprattutto se vi ha aiutato ad uscire da una situazione complessa.
Pensate alle vostre esperienze di vita senza darle per scontate e raccontatevi!

Olga Solmi – Psicologa del lavoro

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