L’immagine durante il colloquio di lavoro!
Presentarsi ad un colloquio di lavoro, vuol dire curare il proprio aspetto nei dettagli. Quando andiamo a un colloquio di selezione, noi candidati raccontiamo di noi sin dal momento in cui varchiamo la porta d’ingresso, come ricorda Paul Watzlawick anche il modo in cui vestiamo è comunicazione!
È consigliabile essere in
sintonia con l’ambiente in cui ci proponiamo. Avete presente la pubblicità del
rasoio dove il candidato si rasa i capelli prima di entrare a fare il
colloquio? Questo gesto un po estremo l’ha portato a somigliare in maniera
evidente al contesto aziendale che lo sta selezionando. È fondamentale conoscere
l’ambiente di lavoro e esserne quanto più possibile in sintonia: nella scelta
dell’abbigliamento, nei modo di porsi, nello stile senza fingere e negare la
propria personalità. Se devo andare a fare un colloquio per il ruolo di
commesso in un negozio di articoli sportivi ha senso vestirsi in modo casual
che tende allo sportivo. Se invece devo andare nella boutique d’abbigliamento
esclusiva è consigliabile avere uno stile curato, la scelta ricadrà più
difficilmente su un candidato che a prescindere dallo stile più o meno
esclusivo si mostri trascurato e superficiale.
Non solo vestiario, è una
questione di stile globale. Basta pensare a cosa succede quando un candidato
propone il suo CV per il ruolo di meccanico in un’officina conduzione familiare
della prima periferia della città, a differenza di un meccanico che invia una
candidatura spontanea all’officina di ricambi autorizzata da una grande casa
automobilistica. È possibile che il titolare della prima officina valuti
positivamente un candidato che si presenta in modo più diretto, spontaneo,
facendo alcune osservazioni in un linguaggio più comune se non dialettale,
scambiandosi delle espressioni e degli sguardi di intesa quando il titolare gli
chiede come affronterebbe un problema che quotidianamente si presenta in
officina. Nel secondo caso, il candidato dovrà curare in particolar modo la
terminologia che utilizza ponendosi in modo più formale possibile.
Olga Solmi e Michele Piattella: Psicologi del lavoro